Essendo una pietra miliare - giustamente - del repertorio chitarristico, ognuno cerca di farne la propria versione o la propria interpretazione "unica" e personale ma, troppo spesso, questo porta ad alterare la linearità e la chiarezza delle meravigliose melodie che si susseguono all'interno della composizione.
Per cercare la propria strada interpretativa bisogna lavorare sul proprio suono, sui colori, sui timbri, sul come "portare" il fraseggio ma senza travisare l'idea compositiva. Il Capriccio Arabo è una "Serenata" e come tale va immaginata e quindi rappportata al canto o, se vogliamo rimanere in tema strumentale, ad un violino o a un violoncello.
Immaginatelo il tema esposto da un violoncello o cantatelo liberamente e vedrete che certe "libertà" non vi sembreranno più tanto belle solo perchè "personali".
Ricordatevi che la genialità in una propria interpretazione è legata a tanti piccoli particolari che però hanno la forza di sorprendere nel modo e nei momenti giusti.
https://www.youtube.com/watch?v=rwAcY69pNNw Qui il link per un ascolto completo della mia versione del Capriccio arabo:
https://www.youtube.com/watch?v=STOOeMrxWXQ
Spero vi possa essere utile e sarà un piacere confrontarmi con chiunque di voi vorrà commentare a riguardo. Grazie per l’attenzione, un caro saluto a tutti e al prossimo video di Pillole Didattiche! PS: In questo video utilizzo una chitarra classica Salvador Cortez CS-65.